Le Forze Speciali italiane sono costituite da quelle unità militari dedicate a svolgere “operazioni speciali“, cioè operazioni militari non convenzionali. Tra queste rientrano il contrasto di attività insurrezionali e terroristiche, la liberazione di ostaggi, le incursioni contro obiettivi nemici, le ricognizioni speciali e l’addestramento delle forze di sicurezza di Paesi non stabili. Questi reparti sono composti da personale con elevatissime
VFP1, scadenza imminente: immissione in VFP4 solo fino al 2024. Questo uno dei numerosi cambiamenti inclusi nel DDL 2597, il cui iter parlamentare si è concluso lo scorso 3 agosto e che verrà prossimamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra di essi, il modello VFP1 – VFP4 viene abbandonato a favore del “VFP 3+3“, così composto: Volontario in Ferma Prefissata Iniziale
Il futuro dell’Esercito italiano sarà dettato dalle ultime riforme in tema di Forze Armate. Queste ultime prevedono infatti un ridimensionamento delle unità in organico a favore della creazione di una forza professionale e altamente specializzata. Il futuro dell’Esercito italiano: la “riforma Di Paola” L’ultima legge in materia, la 244/2012 (cosiddetta “riforma Di Paola”), prevedeva infatti il ridimensionamento dell’organico militare fino