Novità nei concorsi pubblici: niente più orali
Novità nei concorsi pubblici: niente più orali. Sono in discussione modifiche profonde alle modalità di selezione della Pubblica Amministrazione.
Se confermate, tali modifiche apporteranno pesanti novità per quanto riguarda l’accesso, lo svolgimento e la chiusura dei concorsi pubblici.
Vediamo nello specifico quali sono queste novità.
Novità nei concorsi pubblici: niente più orali. I cambiamenti nelle modalità di assunzione e nei concorsi
Oltre alle modifiche dirette ai controlli della Corte dei conti sui piani previsti o finanziati dal PNRR – su cui si sta molto discutendo al momento – sembrano cambiare anche le modalità di assunzione nella PA e le prove previste dai concorsi pubblici.
Sono diversi gli emendamenti in questo senso:
- nei concorsi pubblici saranno ritenuti idonei i candidati che si sono collocati entro il 20 per cento dei posti successivi all’ultimo nella graduatoria finale;
- i concorsi unici saranno indetti su base territoriale. Nell’eventualità che vi siano posti non assegnati, si potrà procedere a scorrimento nella graduatoria degli idonei non vincitori per lo stesso profilo in altri ambiti territoriali confinanti con il maggior numero di idonei;
- si accelerano i tempi di conclusione delle selezioni pubbliche, con un limite massimo di sei mesi entro cui chiudere i concorsi
- si prevedere una riserva del 15% dei posti a concorso per coloro che partecipano al Servizio Civile
- ma soprattutto, gli emendamenti prevedono che fino al 31 dicembre 2026 i bandi di concorso possano prevedere, per profili non apicali, lo svolgimento della sola prova scritta, puntando quindi a digitalizzare in toto il processo selettivo
A seguito di queste modifiche, i concorsi prevederanno quindi una prova scritta, la valutazione dei punteggi accademici, eventuali specializzazioni post laurea ed esperienze professionali documentate, ed una prova orale in cui sono valutate le competenze qualora si tratti di un profilo apicale.
Questo decreto si va ad inserire in un più ampio piano di innovamento ed efficientamento della PA intrapreso già da qualche anno: qui ne avevamo delineato alcuni tratti, relativi alla dismissione della Gazzetta Ufficiale.
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