Le Forze Speciali italiane sono costituite da quelle unità militari dedicate a svolgere “operazioni speciali“, cioè operazioni militari non convenzionali.
Tra queste rientrano il contrasto di attività insurrezionali e terroristiche, la liberazione di ostaggi, le incursioni contro obiettivi nemici, le ricognizioni speciali e l’addestramento delle forze di sicurezza di Paesi non stabili.
Questi reparti sono composti da personale con elevatissime qualifiche tecniche e operative, abituato ad operare a grande distanza dalle altre unità amiche e in ambienti ostili.
In Italia le Forze Speciali si distinguono in cosiddette Forze Speciali di primo livello (FS-TIER1) e secondo livello (FS-TIER2). Le prime sono:
- Il 9° Reggimento d’Assalto paracadutisti “Col Moschin” dell’Esercito
- Il GOI (Gruppo Operativo Incursori) della Marina Militare
- Il 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica Militare
- Il GIS (Gruppo Intervento Speciale) dei Carabinieri, creato negli anni ’70 per contrastare il terrorismo
Le seconde sono costituite dal 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) «Folgore» e il il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (Rangers)”Monte Cervino”.
Le Forze Speciali italiane: il Comando interforze delle operazioni
Le Forze Speciali Italiane dipendono dal Cofs, il Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali, il cui comandante ha la competenza per le operazioni condotte dai 4 reparti di Forze Speciali Italiane FS–TIER 1.
Il Cofs è stato costituito il 1° dicembre 2004, è alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa, e ha sede presso l’Aeroporto “Francesco Baracca” di Centocelle, a Roma.
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